Necessario ridurre i costi per riciclare la plastica
” Negli ultimi dieci anni l’Italia è lo stato membro dell’Unione Europea con il più alto numero di procedure di infrazione su questioni ambientali con 491 casi di infrazioni.” Parole di Ton Emans, olandese è il presidente di Plastics Recyclers Europe, l’associazione europea creata nel 1996 che raggruppa le industrie che riciclano plastica, lo abbiamo incontrato durante l’evento Brightlands organizzato dalla provincia olandese del Limburg. “Questo significa- prosegue Emans- che la messa in pratica e il monitoraggio delle normative ambientali è ancora molto indietro. La legislazione sui rifiuti deriva tutta da direttive europee. Quindi gli obiettivi stabiliti per l’Italia sono gli stessi degli altri Paesi europei. Le più grandi differenze sono nel modo in cui vengono raggiunti questi obiettivi.” Dalle sue parole emerge che l’Italia ha ancora molto da fare per raggiungere gli altri Paesi europei decisamente più avanti di noi per quanto riguarda la capacità di rispettare le normative ecologiche.
Presidente Emans come valuta la capacità delle imprese italiane di riciclare materie plastiche?
“La storia imprenditoriale delle aziende italiane ha creato compagnie leader nel riciclo della plastica. Ma la mancanza di un’adeguata implementazione della legislazione ha creato una distorsione del mercato. Quindi le aziende che riciclano la plastica devono spesso focalizzarsi sul mercato nazionale invece di espandersi sul mercato europeo. Al tempo stesso molte piccole e medie aziende che riciclavano la plastica si sono trovate costrette a chiudere l’impianto a causa dei troppi vincoli burocratici da adempiere, da troppe entità pubbliche o private implicate nell’economia del riciclo della plastica. Solo poche grandi aziende stanno resistendo ma devono sopportare dei costi elevati a causa di questi vincoli aggiuntivi e dell’alto costo dell’energia. Questi due problemi portano ad una mancanza di competitività delle aziende italiane sul mercato europeo.”
Quali sono gli elementi principali che impattano sul costo delle attività di riciclo per i servizi pubblici?
” Il sistema di gestione dei rifiuti deve fare dei cambiamenti sistematici per ridurre i suoi costi, migliorare le percentuali di riciclaggio e produrre buoni materiali di scarto che altre industrie possono utilizzare. Fino ad oggi si è pensato a far sparire dalla nostra vista la spazzatura. Da domani dobbiamo pensare a come far funzionare le nostre industrie utilizzando materiale riciclato. L’unico modo per arrivare a questo è creare un commodity market per i rifiuti, produrne in grande quantità e di qualità costante. I rifiuti dovrebbero essere raccolti in grandi quantità e in modo standardizzato. Dovrebbero essere raccolti in un modo efficiente in modo da essere riutilizzabili. Tutto questo processo crescerà solo quando ci saranno degli incentivi per le industrie circa il modo di creare il design dei prodotti e l’imballaggio in modo da obbedire a un concetto di design-buono per il riciclo, si potrebbe estendere la responsabilità dei produttori creando dei semafori, o indicazioni a colori che indicano se è facile o meno riciclare quel prodotto. ”
Aziende che operano su settori diversi si comportano in modo molto diverso circa le politiche per il riciclo?
“Gli interessi dei vari attori della catena del valore non sono gli stessi. Le politiche dovrebbero focalizzarsi nel rendere più facili le interazioni tra questi attori in modo di risolvere i vari fallimenti del mercato. Per esempio, le aziende che riciclano hanno poco potere di influenzare la qualità della spazzatura da riciclare. Bisognerebbe applicare uno standard di qualità anche ai rifiuti da riciclare, tutto dovrebbe essere basato su delle performance misurabili, questi standard dovrebbero operare a livello europeo in modo da creare un mercato europeo dei rifiuti”.
Quali aziende italiane sono tra i membri di Plastic Recyclers Europe?
“Abbiamo l’Associazione dei Riciclatori Italiani di Plastica ASSORIMAP e alcune singole aziende come Aliplast, CIER, Montello & Vinyl Loo.”
Chiara Masini