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Vendemmia 2017 in Toscana, alta qualità ma “poco” vino: meno 40% sul 2016
La gelata di aprile, la siccità da giugno a settembre e i troppi cinghiali hanno fatto sì che la produzione vinicola in Toscana nell’anno che sta per concludersi sia circa 160mila litri, il 40% in meno rispetto al 2016. “Abbiamo avuto annate difficili in passato ma mai era capitato che questi tre fattori agissero in concomitanza – afferma Francesco Colpizzi, presidente Federazione Vitivinicola di Confagricoltura Toscana –. A risentire maggiormente di questa diminuzione è stato il Morellino di Scansano, la cui produzione è più che dimezzata (-56,48%), in forte calo anche il Rosso di Montepulciano -53%, a Montalcino si registra un -34% per il Brunello, il Chianti Classico segna -27%, la Vernaccia di San Gimignano e il Bolgheri Doc entrambi -25%.
Ci saranno ricadute sui prezzi con un aumento stimato tra il 20 e il 35%. Nonostante i risultati negativi in termini quantitativi, l’annata 2017 ha prodotto però delle sorprese positive da un punto di vista qualitativo. Il vitigno sangiovese, che è il più tardivo e con il quale si producono tutti i grandi rossi toscani, beneficiando delle piogge dei primi di settembre, ha prodotto un vino di altissima qualità, equilibrato, con un buon corredo aromatico.