Esportare: risorsa per economia italiana. Dati 2019, 2020
L’export di prodotti italiani nel mondo ha subito flessione del 12% nel 2020, per poter poi crescere, si stima, del 7,4% circa nel 2021. Inevitabile battuta d’arresto in quest’anno difficile di pandemia globale. Invece il 2019 era stato positivo per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con i dati presentati nel XXXIV Rapporto sul commercio estero ICE-ISTAT, che sintetizzano una crescita nel 2019 del 2,3% per l’export del nostro Paese (aumento lieve ma costante dal 2010 ad oggi).
Nel 2019 infatti 585 miliardi di euro è stato il valore delle esportazioni di beni e servizi dall’Italia, pari a circa il 31% del PIL Italiano. Anno scorso la crescita dell’export italiano aveva riguardato soprattutto il settore farmaceutico, le bevande e la metallurgia, le regioni con maggiori tassi di crescita di esportazioni sono state Toscana, Lazio e Molise, mentre le tre che esportano di più sono: Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
SUD ITALIA La bellezza del meridione e la bontà dei prodotti del Sud Italia stentano ancora ad affermarsi con stabilità all’estero, occorre puntare su nuovi strumenti di marketing internazionale. Infatti l’export delle regioni del Sud rappresenta solo il 10,3% dell’export nazionale, una percentuale praticamente ferma da circa dieci anni.
DOVE Sempre nel 2019 i principali mercati di sbocco per le esportazioni italiane sono stati: la Germania (12%), la Francia (10%) e gli USA (9%). Mentre i mercati dove le vendite internazionali di prodotti italiani sono aumentate di più nel 2019 sono il Giappone (+19,7%) grazie anche al nuovo accordo di libero scambio con l’UE, la Svizzera (+ 16,6%) e la Croazia (circa 14%).
I primi due mesi del 2020 erano stati positivi per l’export con un + 4,7% tendenziale, ma già a febbraio si sono cominciati a sentire rallentamenti dalla Cina (dove il Corona Virus già colpiva). Il Covid 19 ha segnato una brusca frenata per l’export italiano facendo perdere circa tre anni al percorso di crescita delle nostre esportazioni.
REAGIRE CON NUOVA VISIONE E NUOVI STRUMENTI “Più che ragionare sui numeri è ora importante orientare l’azione combinando reazione e visione – sostiene il Presidente di ICE Agenzia Carlo Ferro – perché le sfide di oggi si giocano in un contesto globale diverso dal passato”. Per rispondere alle incertezze di questo periodo è stato messo a punto dal Ministero Affari Esteri il Patto per l’Export. Digitale, innovazione e sostenibilità sono le parole chiave per rivolgersi alle nuove generazioni di consumatori globali. Perché con il distanziamento sociale, imposto dalla necessità di prevenire il contagio, alcune abitudini sono cambiate e sono cresciute molto le vendite on line, un mercato che si rivolge a 1,45 miliardi di consumatori nel mondo e che cresce di circa il 9% all’anno.
Chiara Masini