Apre Vinitaly: Veneto quarto esportatore mondiale
Inaugurata a Verona la 51° edizione del Vinitaly. “Il Veneto è la prima regione produttrice di vini in Italia, con oltre 10 milioni di ettolitri, 22 mila addetti, 30 mila aziende e 86 mila ettari –ricorda il governatore veneto Zaia -esporta oltre il 35% dell’export nazionale e vale 2 miliardi di euro, è il quarto esportatore di vini a livello mondiale”.
Dal palcoscenico mondiale del Vinitaly Zaia ha guardato alle prossime sfide che attendono il settore. “La prima è quella della burocrazia – ha premesso il presidente del Veneto – I nostri agricoltori lamentano almeno una settantina di adempimenti, tra il primo colpo di zappa e la prima bottiglia di vino stappata. Spero che il ministro Martina ponga attenzione a questo problema e che il commissario europeo Hogan abbia qualche buona notizia da darci” .
“C’è una grande attenzione da parte dei nostri agricoltori al rispetto delle fasce ambientale e della salubrità pubblica, così come, giustamente, c’è una grande sensibilità nell’ opinione pubblica verso queste tematiche”, ha ricordato il presidente del Veneto, nel sottolineare che “i nostri agricoltori non sono dei devastatori dell’ambiente: se non ci fossero loro, con il loro lavoro quotidiano tra i filari, le colline del Veneto sarebbero già franate” e che produttori e consorzi veneti sono in prima fila nello sperimentare nuove prassi.
“Vogliamo essere i primi ad investire sulle varietà resistenti, cioè su vitigni che non necessitano più di trattamenti anticrittogamici – ha assicurato Zaia – Infatti, le uniche due regioni che sono state autorizzate sulle varietà resistenti sono il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Tuttavia – ha avvertito il presidente, - l’autorizzazione, così come attualmente normata, non è valida per le vigne a denominazione. L’Italia ripensi il sistema delle autorizzazioni e si faccia come negli Stati Uniti, in Germania, nella Repubblica Ceca, dove le varietà resistenti sono autorizzate ad entrare nelle denominazione d’origine”.