Assemblea CNA il futuro, più forte del passato, poggia sulle nostre gambe
“Il futuro non è una semplice proiezione del presente, la crescita e lo sviluppo non si costruiscono per incrementi spontanei, il futuro della crescita e del lavoro poggia molto sulle nostre gambe, sulle scelte che facciamo come singoli” – così inizia Daniele Vaccarino Presidente CNA in occasione dell’Assemblea Generale che si è tenuta a Campi Bisenzio (FI) presso la Manetti Battiloro spa.
“Per modernizzare il Paese, renderlo più efficiente, non basta approvare una riforma – ha aggiunto Vaccarino, nella foto con Chiara Masini “serve una visione strategica d’insieme, servono processi complessi di cambiamento organizzativo”. La globalizzazione costituisce un’occasione di ulteriore crescita per le tante imprese in grado di rispondere alla domanda internazionale di prodotti con caratteristiche distintive di artigianalità, design e originalità, teniamo presente che il 90% delle imprese esportatrici ha meno di 50 addetti, siamo noi i soggetti reali dell’economia italiana.
“Non ne possiamo più – prosegue il presidente nazionale CNA – del fatto che gli utili delle imprese personali non distribuiti non siano tassati come nelle società di capitali. Riteniamo inaccettabile pagare l’IMU sugli immobili che ci servono per lavorare e non poterla neanche dedurre integralmente. Per quanto ci sforziamo troviamo difficile capire la differenza nel trattamento riservato a un capannone rispetto a una serra agricola. Così arriviamo ad una tassazione totale che supera il 62 per cento degli utili”
Un passaggio molto importante è stato dedicato alla stretta creditizia: “E’ evidente il disinteresse delle banche nei confronti delle imprese di piccola dimensione è altrettanto evidente che servono strumenti nuovi, a misura di PMI e di artigianato. Occorre ridurre la tassazione sugli utili per facilitare il rafforzamento patrimoniale delle imprese e favorire l’ingresso di nuovi soci interessati allo sviluppo di medio periodo dell’impresa”
Prima di Vaccarino hanno preso la parola il presidente della Regione Toscana, i sindaci di Campi Bisenzio e Firenze, i presidente della CNA di Firenze e della Toscana, lo storico dell’arte Philippe Daverio ha tenuto un intervento denso e accattivante su “Il valore del Made in Italy: tra cultura e impresa”, nel quale, tra l’altro, ha auspicato che, in futuro, “tra le dichiarazioni dei redditi più alte d’Italia, ci siano quelle di cinquanta artigiani”. Un riconoscimento al valore “della nazione dai polpastrelli intelligenti”.
Nel corso del suo intervento, Vaccarino ha sottolineato che “l’aumento del Pil italiano è un segno evidente del fatto che la ripresa, per quanto lenta, debole e congiunturale, c’è”. Tre questioni nazionali, di fondo, infine, che il Paese deve affrontare prioritariamente: Mezzogiorno, criminalità, legalità. Perché “non è pensabile che l’Italia possa farcela a ripartire davvero senza una svolta nello sviluppo del Sud”.
Al termine della relazione di Vaccarino si è svolta una tavola rotonda con i ministri dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e del Lavoro, Giuliano Poletti “non c’è niente da aspettare, c’è da pedalare” ha esclamato quest’ultimo. “Dobbiamo provare ad immaginare come essere protagonisti del futuro – ha detto il ministro del Lavoro – ogni impresa trova la propria dimensione nel mercato. I cinesi dicono l’esperienza è una lampada appesa alla schiena, illumina solo il passato, il futuro te lo devi immaginare”.
Con un messaggio di fiducia, il Presidente della CNA, Daniele Vaccarino, ha chiuso la relazione di fronte alla platea di ospiti e delegati da tutta Italia. “Le cose da fare sono tante. Insieme costituiscono la sfida italiana al futuro. Una sfida da cui non siamo intimoriti. La nostra capacità, la nostra energia, la nostra intelligenza ci infondono la fiducia di trovare la rotta giusta. E sono certo che la troveremo, che saremo in grado di dare vita a un nuovo Rinascimento. E vinceremo. Ripartiamo dall’Italia. Ripartiamo dalle imprese”.
Chiara Masini
