la minuta di Chiusi l’olio degli Etruschi
Lo scorso 11 marzo una ventina di soci fondatori con Federico Massoli, ha fondato la Comunità Slow Food per la valorizzazione dell’olivo Minuta di Chiusi. Si tratta di una varietà autoctona presente da centinaia di anni in questa zona del senese, ha ricordato Raffaella Petruccelli IVALSA-CNR, “è stata fatta una caratterizzazione genetica andando ad osservare le analisi a livello di DNA estratto dalle fogli di questa varietà d’olivo, confrontate con le principali varietà toscane : frantoio, moraiolo, pendolino e leccino”.
“La minuta resiste bene alla mosca olearia- ha esordito Giulio Scatolini capo Panel Aprol Perugia- non subisce la rogna e resiste bene sia al freddo che alla siccità, però ha una bassissima resa per ettaro di 8-10 kg per quintale d’oliva. Inoltre la raccolta non è meccanizzabile in quanto c’è un’altissima resistenza al distacco”.
Il Professore Maurizio Servili, ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari all’Università di Perugia, ha sottolineato le qualità salutiste dell’olio extra vergine d’oliva realizzato con la Minuta di Chiusi “è ricco di polifenoli attivi quelli che hanno effetti positivi sulla nostra salute, bisognerebbe venderlo in farmacia un prodotto del genere”.
Non resta che sperare in un incremento della produzione e magari nella certificazione per valorizzare ancora questa pianta preziosa giunta fino a noi dall’epoca etrusca.
Chiara Masini