il radicchio di Treviso compie 20 anni
Sotto l’albero di Natale in piazza Borsa, si è aperta la 109^ edizione dell’Antica Mostra del Radicchio di Treviso. “Oggi vogliamo soprattutto ringraziare quanti, 20 anni fa, hanno saputo guardare con lungimiranza al futuro – spiega il presidente del Consorzio di Tutela, Paolo Manzan – facendo sì che un prodotto agricolo tradizionale arrivasse a imporsi sui mercati nazionali e stranieri”.
Il Consorzio di Tutela conta attualmente 89 soci e ha visto crescere negli ultimi anni in maniera esponenziale le superfici a marchio coltivate, praticamente raddoppiate dell’ultimo quinquennio. “L’apertura ai mercati globali e la conseguente incertezza del consumatore sull’origine di ciò che arriva in tavola, ha dato una grande spinta ad un prodotto a qualità garantita come il Treviso. Tuttavia, le troppe falsificazioni – aggiunge il presidente – ci impongono di innalzare la nostra tutela, ciò che ci garantiva 20 anni fa – il marchio europeo IGP – oggi non basta più”.
Tra i “padri” del Radicchio di Treviso, il governatore Luca Zaia che ha ritirato oggi un riconoscimento per il suo impegno nel 1996 da assessore all’Agricoltura della Provincia di Treviso e ha scherzato con gli organizzatori: “E’ il mio primo premio alla carriera!”. “Il “fenomeno radicchio”, da prodotto agricolo sconosciuto oggi è entrato nell ’immaginario italiano, e non solo, come ortaggio immancabile sulle tavole del Natale. E’ stato un apripista sul fronte dell’affermazione di un brand veneto in Italia e nel Mondo.